L’ultimo Sanremo
Sanremo, città in riva al mare: vi si coltivano i fiori; vi arriva una corsa ciclistica; vi si corre un rally automobilistico. Vi si organizzava, anche, un festival di canzoni italiane: l’ultimo è stato nel 2023, prima dell’abolizione. Sì, gioco al fantafestival…
Ho assitito, poco, all’ultimo Sanremo: non tanto interessato alle canzoni; non tanto interessato alle esibilizioni; non tanto interessato agli ospiti; incuriosito invece dalle notizie marginali e dai commenti. Se ne era cominciato a parlare mesi prima, con gli spot pubblicitari di avvicinamento: una corsa podistica, alla Forrest Gump, che non finiva mai; …
IL RIFORMATORE DEL MONDO / MINETTI (Ritratto di un artista da vecchio)
Il libro del venticinquenne Bernardo Zannoni ha vinto il premio Bagutta opera prima e anche il 60° premio Campiello! Ho sempre dichiarato la mia ammirazione per i vincitori del premio Strega, mescolando all’invidia per il successo l’apprezzamento per la qualità della scrittura; non sempre – o quasi mai – sono rimasto affascinato dai contenuti: già solo questa affermazione mi svela in cattiva coscienza, visto che lascio pendere il piatto della bilancia da una parte o dall’altra separando, erroneamente, la forma dal contenuto.
“Prima di venire inserito nelle antologie, uno scrittore deve essere mortissimo” così diceva la grande Maria Luisa Spaziani, amica per un tempo breve. Mortissimo significa scomparso da un sufficiente numero di anni, in modo che il ricordo non possa nuocere a quanti siano rimasti, per le polemiche di parenti e affini o per il rinvenimento improvviso di scritti segreti. “Poi – aggiungeva – bisogna che qualcuno se ne innamori, cioè comprenda la sua opera, l’apprezzi, la decodifichi, nei termini culturali, sociali e umani”.
Ho ascoltato Maurizio Maggiani presentare il suo ultimo libro domenica 17 ottobre al SalTo, in compagnia di un giornalista. Il giornalista era di compagnia a lui, non a me, ovvio. L’inizio era noioso e anche poco stimolato dalla presenza assente dell’altro; magari si stavano antipatici oppure il giornalista era, pigramente, troppo estasiato dallo scrittore da risultare incapace di dire alcunché. A me successe qualcosa di simile durante la tesi di laurea in psicologia: il mio relatore non disse niente, non perché fosse così estasiato dal mio lavoro.