Mese: Febbraio 2012

In dialogo con l’inconscio

In dialogo con l’inconscio

Ricchezza e profondità del pensiero di C. G. Jung a 50 anni dalla morte. Saggi di Federico de Luca Comandini, Robert M. Mercurio, Daniele Ribola, Giulia Valerio, Claudio Widmann

“Solo l’amare, solo il conoscere

conta, non l’aver amato,

non l’aver conosciuto. Dà angoscia

il vivere di un consumato

amore. L’anima non cresce più.”

(Il pianto della scavatrice, dalla raccolta Le ceneri di Gramsci, Pier Paolo Pasolini, 1957)

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Sette opere di misericordia

Sette opere di misericordia

Soggetto, sceneggiatura e regia di Gianluca e Massimiliano De Serio

Il film, interpretato da Roberto Herlitzka, ha collezionato un certo numero di premi internazionali nei festival dedicati al cinema d’essais, che mettono in palio orsi, giaguari e altri animali celebrativi. Il titolo è una parafrasi delle sette opere di misericordia corporale, qui rappresentate nel loro esatto opposto. In una periferia di Torino senza calore né misericordia una ragazza moldava, Luminita (Olimpia Melinte), vive di espedienti: dorme in un furgone tra contenitori di benzina e secchi di vernice; ruba borsette nelle sale di attesa degli ospedali; cura la propria igiene nei bagni pubblici. Soprattutto non parla se non per monosillabi o brevissime espressioni d’intesa con persone a lei note – lo sfruttatore moldavo, cui deve cedere i proventi dei furti; il portantino dell’obitorio (Stefano Cassetti) con cui organizza un traffico illecito; Andrea, un ragazzino moldavo (Cosmin Corniciuc) innamorato di lei – e, costantemente, con una mimica facciale pietrificata ed inespressiva.

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Candide di Leonard Bernstein

Candide di Leonard Bernstein

Leonard Bernstein

La vita è sogno, secondo Pedro Calderon de la Barca: il protagonista della sua opera, un profetico Sigismondo, risparmia il suo nemico poiché capisce che nella vita e nel sogno non bisogna rovinare la felicità dell’uomo, tanto essa è sfuggente e labile. La consolazione dolceamara a noi non sembra sufficiente per suscitare qualche entusiasmo e proviamo l’esigenza di un sogno ulteriore, già sognato da qualcun altro: che esso venga definito arte, scienza o fede non ha alcuna importanza. Credevano avesse importanza, invece, gli illuministi, che attribuivano solo alla scienza il diritto di suscitare entusiasmi.

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