Mese: Febbraio 2006

Antipasti e vini

Antipasti e vini

antipastoQuesta volta invece di darvi una ricetta vi diamo qualche suggerimento per la scelta dei vini. Inizieremo con l’accostamento del vino con i vari antipasti. Per prima cosa gli antipasti si dividono nelle categorie di freddi e caldi.
Con antipasti freddi si intendono, ad esempio, l’antipasto all’italiana: salumi, insalata di verdure o pesce, uova, carni varie; e per il resto dei paesi invece sandwiches, vol au vent, caviale, fois gras etc.
Gli antipasti caldi sono quasi sempre preparati con paste: sfoglia, brisé, crespelle… ed al nord Italia anche con insaccati cotti.

Per gli antipasti di pesce:
frutti di mare crudi vari preferiscono vini bianchi secchi, profumati e giovani, serviti freddi a circa 10°C; ottimo con le ostriche è anche lo champagne a 6°C; con il caviale ed il salmone affumicato è adatto anche il vino bianco spumante.

Per i salumi stagionati che compongono l’antipasto all’italiana sono suggeriti i vini rosati secchi e leggeri, leggermente frizzanti. Per i prosciutti è adatto il vino bianco fresco, megli se leggermente abboccato.
Per i salumi e gli insaccati cotti è preferito un vino rosso, secco e morbido.

Per gli antipasti di verdura è meglio scegliere un bianco profumato e rotondo (non molto acido).

Canapès, sandwiches preferiscono vini bianchi o rossi freschi ed abboccati mentre, infine, i paté o le galantine di pollo vanno accompagnati da vini bianchi morbidi, amabili e fruttati.

Rossana Di Franco

The libertine / Il libertino

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libertine 

Si tratta di un film ambientato nell’Inghilterra della restaurazione, periodo politicamente difficile e moralmente discutibile, e narra la vera storia John Wilmot, conosciuto come il Conte di Rochester, consigliere e amico di re Carlo II e noto poeta satirico del XVII Secolo.

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Monica Guerritore – Giovanna D’Arco

Monica Guerritore – Giovanna D’Arco

giovanna d'arco   La figura di Giovanna d’Arco si staglia nell’immaginazione collettiva con la forza del mito, ancora per quel poco tempo che i mezzi di comunicazione di massa concederanno alla cultura. Poi anche la santa martire dell’integralismo cattolico scomparirà dietro le sigle dei “reality” televisivi, in compagnia di tanti altri che la scuola pubblica ha dimenticato per amor di globalizzazione.
In questa potente figura gli elementi del mito sono tutti presenti: la giovinezza, la povertà, la determinazione, la chiamata di Dio, la riscossa dalla condizione di servitù, la fine, la scomparsa di ogni sua traccia.

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