Mese: Marzo 2014

Quando c’era Berlinguer

Quando c’era Berlinguer

soggetto e regia di Walter Veltroni

Sono passati trent’anni dalla morte di Enrico Berlinguer, avvenuta a Padova l’undici giugno 1984, e anche dalla fine del partito comunista italiano – sostiene l’autore del film –; e se sono in pochi coloro che, tra le nuove generazioni, sappiano rispondere alla domanda: “Chi era Berlinguer?”, ciò è dovuto anche alla scomparsa dell’ideale comunista ma, forse ancor di più, alla scomparsa degli ideali sociali in genere. Che quest’ultimo fenomeno possa essere correlato all’incredibile offensiva scatenata contro i regimi comunisti da Karol Wojtyla non è escluso anche perché, come sempre accade, se scompare un dualismo scompaiono anche gli ideali che lo sostengono: ciò non è necessariamente un male. Comunque Walter Veltroni presenta un Enrico Berlinguer – ricostruito attraverso immagini di repertorio e interviste a chi l’ha conosciuto, ha vissuto e lavorato al suo fianco – senza riuscire a sottrarsi alla classica e spesso banale retorica del “come eravamo”.

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Quartett

Quartett

di Heiner Müller da “Le relazioni pericolose”; regia di Walter Malosti; con Maddalena Crippa e Walter Malosti

Heiner Müller (1929 –1995) è stato drammaturgo e poeta, scrittore, saggista e direttore di teatro. Forse la definizione di “massimo poeta di teatro del novecento dopo Samuel Beckett” è stata coniata con eccessiva nonchalance ma, indubbiamente, egli è ricordato come il più importante drammaturgo tedesco del XX secolo successivo a Bertolt Brecht. I suoi pezzi – “enigmatici e frammentari” – hanno contribuito significativamente al teatro postmoderno. Nato in Germania dell’Est, appena diciottenne s’iscrisse al Partito di Unità Socialista di Germania ed iniziò a lavorare per la DSV (Associazione Tedesca degli Scrittori).

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