Mese: Agosto 2017

Memorie di Adriana

Memorie di Adriana

Sostiene Sandro Gindro che la vita è teatro; sostiene pure che il teatro ha tre differenti definizioni: il ‘teatro primo’ è il desiderio. Nessun desiderio nasce ‘astratto’ ma, essendo sempre desiderio di qualcosa, spinge verso una rappresentazione (opportuna o no) che porta al soddisfacimento del desiderio. Il ‘teatro secondo’ è il racconto del desiderio realizzato: può essere fatto a qualcuno ma anche a se stessi e risponde ad una esigenza assolutamente profonda ed ancestrale. Proprio da questa esigenza nasce il ‘teatro terzo’ ovverosia il racconto –  o la rappresentazione – fatta in un adeguato spazio scenico e con opportuni accorgimenti: ciò che comunemente chiamiamo Teatro.

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La paranza dei bambini

La paranza dei bambini

In una Napoli devastata dalle dee Madri si svolge una tragedia antica…

A me sembra incredibile, dopo 120 anni di psicoanalisi, che le tragedie classiche, quelle di Shakespeare, quasi tutta la letteratura mondiale – i cui testi nel 2017 sono completamente disponibili – vengano sempre sistematicamente malintese. Alla confusione dei significati, probabilmente contribuisce l’inganno involontario di ritenere scomparso ogni tabu, indotto dall’ufficializzazione delle più eterogenee scelte sessuali. Ma questo fatto (cioè la scomparsa dei tabu) non è socialmente vero – e non lo è in nessuna parte del mondo – né filosoficamente corretto, poiché rimane tuttora universalmente resistente la confusione / sovrapposizione tra pene e fallo. La mancanza di lucidità in tal senso è colpevole e genera disastri nelle coppie (di qualsiasi estrazione sociale e sessuale) e nei gruppi.

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MODIGLIANI E L’ART NÈGRE: SIMBOLO, OPERE, TECNOLOGIA

MODIGLIANI E L’ART NÈGRE: SIMBOLO, OPERE, TECNOLOGIA

L’Istituto Modigliani ha presentato a Spoleto (pare in maniera stabile) un percorso alla scoperta delle influenze dell´arte sacra africana sull´opera di Modigliani: ciò si compì – come attestano i documenti storici – nella magica atmosfera della Parigi i primi anni del Novecento. La “casa” spoletina di Modigliani offre un’esperienza (realmente) suggestiva, capace di rendere  il visitatore partecipe delle emozioni provate dall’artista a contatto con l’arte parigina – che non lo soddisfaceva completamente, se non nella tecnica – e con l’arte sacra africana, che invece lo coinvolgeva spiritualmente. Il percorso offerto può aiutare a comprendere la genesi dell´estetica di uno dei più grandi artisti del ‘900.

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La stanza viola

La stanza viola

La pigrizia, che mi ha attanagliato nel mese appena trascorso, si è unita insieme al caldo insopportabile e alle perplessità (insopportabili anche quelle): raccontare serve davvero a qualcosa? Se ai giovani protagonisti del Decamerone e del Pentamerone raccontare serve ad ingannare il tempo (e la morte), forse limitarsi ad osservare – e ridurre al minimo le affermazioni, in accordo con Antonio Pizzuto – va bene per ogni (altra) età.

Soprattutto, il dubbio se valga la pena di esprimere pubblicamente un pensiero si è presentato per lo spettacolo di danza La stanza viola.

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La scortecata

La scortecata

La storia di Emma Dante è storia di successi, ottenuti non a seguito di straordinaria bellezza estetica, ma per bravura, cultura, intelligenza. Tuttavia in lei convive anche una straordinaria bellezza estetica, originata dall’arte e dal teatro insieme a qualche congiunzione astrale: Emma è in grado di esprimerla sulla scena, attraverso i corpi che – anche occasionalmente brutti – acquisiscono una bellezza straordinaria.

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