Categoria: News

Beethoven/Prokof’ev/Xenakis

Beethoven/Prokof’ev/Xenakis

Direttore: Alejo Pérez ; Pianoforte: François-Frédéric Guy

Ludwig van Beethoven Concerto per pianoforte e orchestra n.3 , Iannis Xenakis Metastaseis, Sergej Prokof’ev Sinfonia n. 5 . Introduzione all’ascolto di Stefano Catucci , Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma

Il teatro dell’Opera di Roma propone una scarna, ma bellissima, stagione – denominata Specchi del Tempo – di concerti di musica sinfonica, ognuno articolato su tre brani: uno romantico (Beethoven. Brahms, Tchajkovskij, uno del novecento storico (Bartok, Petrassi, Prokof’ev, Respighi, Sibelius) ed uno di musica cosiddetta contemporanea (Adès, Berio, Casale, Donatoni, Rihm, Xenakis).

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Concerto per Sandro Gindro

Concerto per Sandro Gindro

Giovedì 1 ottobre ore 21.00

Sala dell’arciconfraternita dei Bergamaschi, Via di Pietra 70 – Ingresso libero

In programma:

Antonìn Dvoràk:

Quartetto n.12, op.96 “Americano”

Giacomo Puccini:

Quartetto “Crisantemi”

Sandro Gindro:

Quartetto “Il Gabbiano”

Quartetto d’archi I Solisti Liriensi

Loreto Gismondi        Violino I

Marco Palmigiani       Violino II

Alberto Petricca         Viola

Francesco Marini        Violoncello

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Cattedrali

Cattedrali

Sono ormai alcuni anni che, quando ce lo possiamo permettere, andiamo a vivere per alcuni giorni in un’altra città – spesso una capitale europea –, tentando di mescolarci alla cittadinanza di lì; cercando di capire quello che c’è di interessante (anche in termini negativi) ed annusando “l’aria che tira”. Lo abbiamo fatto anche quest’anno. Distinguiamo le città tra quelle “preferite” e le “altre”: manteniamo una data non estiva per quelle preferite; ci avventuriamo in estate (quasi sempre in agosto) nelle altre.

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Riflessioni in un giorno di mezz’estate

Riflessioni in un giorno di mezz’estate

Ogni libro rimanda ad altri libri come ogni pensiero rimanda ad altri pensieri; è il gioco dell’inconscio.

Leggendo Americanah di Chimamanda Ngozi Adichie mi sono venuti in mente altri libri (e altre letterature): ad esempio Cristo si è fermato a Eboli, ma anche L’amore ai tempi del colera e – persino – la Divina Commedia, forse a causa di possibili allucinazioni estive.

Giorno di mezz’estate suona bene, richiama il Sogno di Shakespeare: il suo sogno forse fioriva nella notte del 21 giugno, solstizio d’estate; le mie riflessioni appartengono invece al 15 agosto, culmine del periodo estivo e punto di curvatura da cui origina la discesa ripida verso le usate occupazioni.

Sottolineo il periodo anche a causa del caldo afoso, allucinatorio; caldo da febbricitanti, che permea i fatti e i pensieri di un non senso disperato oppure esaltante.

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