Categoria: Teatro

L’AFFARISTA MERCADET

L’AFFARISTA MERCADET

di Honoré de Balzac

Non avevamo mai assistito ad uno spettacolo teatrale allestito su di un testo scritto da Honoré de Balzac; anzi, non pensavamo che il grande autore francese si fosse cimentato nel repertorio, per cui abbiamo acquistato i biglietti per la prima al Teatro Goldoni di Venezia (eravamo in trasferta), con perplessa curiosità. Immaginavamo si trattasse di un drammone (alla Père Goriot per intenderci) e ci siamo invece imbattuti in una stupefacente commedia piena di verve ed ironia, cosparsi a piene mani: un’anticipazione dei vaudeville ma, soprattutto, una pièce dal linguaggio brioso ed elegante (reso nella nostra lingua, con merito, da Alberto Bassetti).

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Un flauto magico

Un flauto magico

Peter Brook  è forse il regista più importante al mondo in questo momento; essendo onorati dell’amicizia di una grande attrice italiana, abbiamo approfittato della sua influenza sulla Direzione del Teatro Argentina per assistere alla prima romana dello spettacolo tratto dal Flauto Magico di Mozart.

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Non sparate sul postino

Non sparate sul postino

di Derek Benfield, regia di Oberdan Cesanelli.

La vita è sogno – affermava Pedro Calderón de la Barca – e poiché il sogno è teatro, la vita è teatro. La vita vissuta è teatro sempre, poiché ogni essere vivente si sforza di interpretare almeno un personaggio: quello che gli altri pretendono egli sia o, al contrario, quello che gli altri non si attendono.

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Radice di due

Radice di due

di Adriano Bennicelli con Edy Angelillo e Michele La Ginestra, regia di Enrico Lamanna

Il “com’eravamo” è una specie di dottrina della nostalgia – del passato e del futuro – basata sul principio angoscioso della perdita: di giovinezza, salute, innocenza, potenzialità; equivale, “tout court”, all’angoscia di castrazione del ritenere che non ci sia concesso altro, rispetto a quanto “già servito in tavola”.

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