Le cose di prima
Quando sono andato a sentire la presentazione del romanzo di Giuseppe Aloe, il 10 dicembre, nel corso della manifestazione Più libri più liberi, Arnaldo Colasanti ha fatto una breve brillante introduzione alla lettura del libro – centrato sul rapporto genitori e figli – indicando alcuni argomenti adatti ad un commento dello psicoterapeuta presente in sala, che ero io. In coda all’evento, mi sono proposto di dare un piccolo contributo ai ragionamenti dell’autore, che mi ha ascoltato con cortesia. Gli ho comunicato tre pensieri: l’adolescenza ha sempre a che fare con l’invidia; il complesso di Edipo riguarda anche gli adulti; infine, per chi è adolescente, la coppia genitoriale è duplice: ci sono i genitori reali e quelli immaginati nell’infanzia. L’autore teneva gli occhi bassi ascoltando i primi assiomi; invece al terzo assioma ha alzato la testa e mi ha guardato. Ho pensato che quello fosse il punto, perciò ho aggiunto che avremmo potuto affrontare l’argomento in una presentazione presso il mio istituto (IPRS): la proposta lo ha interessato e abbiamo deciso di mantenere i contatti. …
Amazon è un’azienda di commercio elettronico fondata nel 1994 da Jeff Bezos a Seattle, nello stato di Washington, USA. Il fondatore immaginò il nome pensando al Rio delle Amazzoni, per evocare la portata di quel bacino idrografico enorme e rendere così il senso della propria idea: raccogliere tutti i rivoli della produzione più varia e condurli all’oceano costituito dal pubblico degli acquirenti. In quel bacino idrografico arrivano anche le macerie di ciò che viene travolto e distrutto nei territori circonstanti; pure amazon.com trascina tutte le macerie di quanto viene distrutto in termini commerciali e anche culturali.
In questi giorni si parla molto del libro del generale Vannacci che si intitola Il mondo al contrario: si leggono commenti sui social e anche su Instagram, in cui occasionalmente tento di scrivere nonostante le insormontabili difficoltà del neofita. Avendo letto il commento, troppo irritato, di un amico scrittore cui mi sento affezionato, desidero aggiungere qualcosa al coro delle ostilità.
Un mio amico, direttore d’orchestra, mi raccontava un aneddoto riferito ad Arturo Toscanini: il grande Maestro affermava che all’aperto è opportuno solo giocare a bocce. Tuttavia il mio amico, direttore d’orchestra, dirige concerti all’aperto: innanzitutto glieli propongono perché si riempiono di pubblico e poi, in ultima analisi, si tratta pur sempre di una festa; o della bella serata estiva con la presenza di tanti turisti in cerca di emozioni. Per quanto i puristi della musica possano storcere il naso, anche loro evitano la questione e alla fine partecipano perché – sempre – i luoghi prescelti per l’esecuzione gratificano gli occhi e anche la pelle per le temperature serali spesso gradevoli.
Siamo tornati – in presenza – parlare di letteratura, dopo quattro anni, nell’auletta conferenze dell’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali. Negli anni pre pandemici, oltre alle pubblicazioni sui temi psicologici e sociali, abbiamo avuto il piacere di presentare opere notevoli del panorama letterario attualissimo. Percorrendo all’indietro: