Categoria: News

ASINO CHI NON LEGGE

ASINO CHI NON LEGGE

Per partecipare occorre inviare la propria adesione entro il 25 luglio 2015. Non sono richieste doti particolari di recitazione o dizione: tutti possono partecipare. Nella domanda di iscrizione vanno indicati il titolo del libro, l’autore, la casa editrice, la durata, la presenza di eventuali interventi musicali dal vivo (acustico, non amplificato), su cd o su supporto usb o se ci sono interventi artistici di qualsiasi altro genere ad accompagnare la lettura (danza, pittura, video ,etc).
La durata indicata deve essere rispettata. L’organizzazione si riserva il diritto di interrompere la lettura qualora questa sia causa di ritardo per lo svolgimento della maratona. Si imitano pertanto i lettori a cronometrare la durata della propria lettura.
Nel caso di brani originali inediti, oltre a quanto sopra richiesto, dovrà essere inviata copia del brano stesso. La lettura può avere una durata minima di 10 minuti e massima di 20, inclusi gli interventi musicali ed artistici.
Il brano deve essere l’incipit e le prime pagine di un romanzo, di un racconto o di un brano originale.
Le letture possono essere eseguite anche in coppia o in gruppo. Nel caso in cui un brano sia stato scelto da più lettori, gli organizzatori daranno la precedenza al lettore che lo ha comunicato per primo; gli altri verranno tempestivamente avvisati e potranno cambiare testo.
Gli organizzatori terranno conto quanto più possibile delle richieste dei lettori in relazione all’orario preferito, pur riservandosi di allestire il programma di lettura della maratona secondo i criteri che riterranno più opportuni e compatibilmente con le esigenze organizzative.

Per informazioni e iscrizioni:
338 8525010 – 328 2503653 – info@compagniadellerane.it -asinochinonlegge@libero.it

Il logo di Asino chi non legge è un’elaborazione grafica di Marilena Imbrescia su acquaforte di Yonas Bibini.

Un castello nel cuore

Un castello nel cuore

Da quando conosciamo Pamela Villoresi, sappiamo del suo desiderio di interpretare la figura di Santa Teresa di Avila e, nelle chiacchierate con lei, abbiamo appreso anche quali e quanti siano stati gli scrittori, i poeti, i saggisti, i vaticanisti che ha interpellato, e con i quali ha discusso di questa figura straordinaria: dapprima per formarsi una conoscenza profonda di lei e poi, anche, per chiedere contributi in termini di scrittura.

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Il museo del mondo (Einaudi, 2014)

Il museo del mondo (Einaudi, 2014)

è frutto della collaborazione di Melania G. Mazzucco con il quotidiano La Repubblica: nel 2013, in ogni edizione domenicale, la scrittrice ha presentato e commentato un’opera d’arte.

Il libro contiene, perciò, le descrizioni di 52 capolavori, opere che rappresentano altrettante metafore dell’arte e della vita. Possiamo ritenere che la selezione condotta dall’autrice equivalga, anche, ad un lavoro di autoanalisi proiettato in quei capolavori.

Le descrizioni esprimono preziosi commenti che, attraverso alcune frasi significative, lasciano anche intendere le ragioni della scelta. Mi è venuto in mente di raccoglierne proprio cinquantadue, ma non avrebbe senso, come pure riportare la lista completa dei titoli. Prenderò ad esempio, scegliendo a mia volta, sicuramente il primo e l’ultimo dipinto e pochi altri tra quelli a me meno noti.

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Incontro con Melania G. Mazzucco

Incontro con Melania G. Mazzucco

Introduzione a Letteratura e psicoanalisi descrivono i nuovi contesti famigliari. Conversazione con l’autrice di Sei come sei (Einaudi 2013) e gli psicoterapeuti dell’Associazione Psicoanalisi Contro

Il titolo di quest’incontro prende spunto dal contenuto del romanzo Sei come sei di Melania Mazzucco.

Il libro racconta del viaggio in treno, in pullman, in autostop di una adolescente che va alla ricerca del padre, o meglio, di uno dei suoi due padri; dai pensieri di Eva, la protagonista, si dipana una storia che è anche la ricostruzione e la descrizione del suo particolare contesto famigliare: formato da una coppia di uomini, i suoi genitori, e da lei, loro figlia.

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Il giovane favoloso

Il giovane favoloso

Giacomo Leopardi è uno di quei personaggi così tanto proposti nei programmi didattici da sembrare – erroneamente – ben conosciuti: questa falsa consapevolezza suscita l’adesione acritica ad un modello descrittivo che è, in sostanza, un involucro vuoto all’interno del quale ciascuno proietta le proprie fantasie. Ma l’umanità del poeta resta sommersa dentro i luoghi comuni che fanno – sempre – riferimento alla solitudine, all’incomprensione, alla malattia.

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