La Tempesta, con Giorgio Albertazzi
Albertazzi, nel ruolo di Prospero, mago e Duca di Milano spodestato dal fratello, per tutta la durata dello spettacolo “si muove su una sedia a rotelle, come un moderno Hamm beckettiano… Proprio dall’apparente fragilità fisica si sprigiona la sua imprevedibile Potenza; Potenza di pensiero e abilità esoterica incontrastabile” (note di regia).
Così in effetti appare il personaggio principale, sospinto senza tregua dallo spiritello Ariel, che in questo modo si procaccia l’affetto del protagonista e degli spettatori, per questa dedizione umana. …
Tanto tempo fa, facemmo un viaggio in automobile con Mario Scaccia, il grande attore scomparso quattro anni or sono. Io sapevo, di lui, che era stato maestro elementare per un breve periodo, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale: la conoscenza di questo particolare accorciò le distanze e ci diede modo di iniziare una lunga conversazione.