Ma il mio nome è Marylin

Ma il mio nome è Marylin

di Sandro Gindro
letto da Pino Micol e Manuele Morgese

all’interno del convegno “Questioni d’Identità”
Festival dei due mondi – Spoleto52

Il testo di Sandro Gindro, letto mercoledì 8 luglio nella Sala Frau, prese spunto dalla storia vera di un travestito che batteva lungotevere all’inizio degli anni ’70. Il nome d’arte era “Marylin” ma, ai più, era noto come “La porca”. Venne messo in scena la prima volta proprio a Spoleto nel 1982, in una rassegna collaterale al Festival di quell’anno dedicata a Marylin Monroe venti anni dopo la sua morte. In quell’edizione il protagonista fu Lauro Versari e la parte del narratore venne affidata ad un bellissimo Massimo Bracalenti, per nulla capace di recitare ma dotato di altre virtù.

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Estate Romana:Esami di Maturità

Estate Romana:Esami di Maturità

Uno degli spettacoli comici più interessanti in scena in questo periodo, all’interno delle manifestazioni per l’Estate Romana è: “Esami di Maturità”.
Si tratta di uno spettacolo da non perdere – l’ultima replica dovrebbe essere venerdì 17 luglio a meno di ulteriori proroghe – che riprende l’antica tradizione teatrale classica: una trilogia tragica conclusa da un dramma satiresco. Vengono rispettate le regole dell’unità di tempo e di azione: ognuna delle tragedie si svolge in un luogo preciso e si conclude in un unico giorno. Viene fatto anche il tentativo di mantenere un linguaggio aulico, pur se di livello medio basso affinché rimanga comprensibile per tutto il pubblico che, ovviamente, non può essere selezionato solo tra chi abbia fatto studi classici.

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“La famiglia tra tradizione e innovazione”

“La famiglia tra tradizione e innovazione”

di Paola Binetti, Edizioni Magi
Lunedì 22 Giugno – ore 17.30 – Pontificia Università della Santa Croce – Aula Alvaro del Portillo

Sulla famiglia si spendono moltissime parole – spesso contraddittorie – in merito alla sua importanza; al suo essere a fondamento della società; all’esigenza della sua rivalutazione; alle minacce della modernità verso la sua struttura ed i relativi opposti: la traumaticità dell’educazione; la genesi delle malattie sociali; la necessaria fuga dalla famiglia, il diritto alle pratiche di divorzio ed aborto.

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L’odore dell’inconscio

L’odore dell’inconscio

manifestazione in omaggio a Sandro Gindro a sette anni dalla sua scomparsa
ha presentato:

Appuntamento a Londra
di Mario Vargas Llosa con Pamela Villoresi e Maurizio Panici

e
Cristina Zavalloni canta l’amore
da Frescobaldi a Gindro, accompagnata al pianoforte da Andrea Rebaudengo

Ci fa piacere raccontare questi due eventi per la loro eccezionalità e, per quanto siano irripetibili, ne proponiamo la lettura come suggerimento, per chi vuole, a cercare gli artisti che ne sono stati interpreti.

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Sandro Gindro e il teatro: Ippolito della montagna

Sandro Gindro e il teatro: Ippolito della montagna

La particolarità del teatro di Sandro Gindro sta nel fatto che egli “conosceva” il suo pubblico: esso, infatti, era anche l’oggetto stesso dei suoi studi psicologici. Le sue pièces teatrali, rivolte ad un pubblico di bambini o di adulti, cercano perciò, sempre, un varco nell’inconscio e acquisiscono una statura drammatica che li accomuna al mito. Anzi, il mito stesso era da Gindro riproposto in vesti contemporanee proprio attraverso le forme teatrali.

Ippolito della montagna
Tragedia per attori, figure, chitarra, basso e percussioni
di SANDRO GINDRO
musiche di SANDRO GINDRO  eseguite da Corteccianova
drammaturgia e regia di Francesco Pezzella
con Anna di Lorenzo e Francesco Pezzella
scene di Alberto Giuseppini
sculture di Giuseppe Allamprese
realizzazioni di  Simona Passalacqua e Manuela Tidili
costumi di Amedeo D’Amicis e Paola Tosti

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