La Cenerentola

La Cenerentola

Lo stesso Alejo Pérez che ha diretto il concerto del 10 gennaio al Teatro dell’Opera di Roma, si è cimentato con la Cenerentola di Gioachino Rossini, con ottimo esito. L’opera riprende una storia antichissima dalle probabili origini cinesi, passata nei secoli – attraverso la tradizione orale – in tutte le civiltà, da oriente a occidente: nel nostro paese venne fermata sulla carta da Giambattista Basile (La gatta cenerentola) nel Lo Cunto de li cunti (1634); successivamente se ne ebbero versioni “nobilitate” di Charles Perrault (1680) e ancora più avanti dei Fratelli Grimm (1857). La storia – come attualmente è raccontata ai bambini – è legata invece alla versione cinematografica di Walt Disney (1950).

Leggi Leggi

Beethoven/Prokof’ev/Xenakis

Beethoven/Prokof’ev/Xenakis

Direttore: Alejo Pérez ; Pianoforte: François-Frédéric Guy

Ludwig van Beethoven Concerto per pianoforte e orchestra n.3 , Iannis Xenakis Metastaseis, Sergej Prokof’ev Sinfonia n. 5 . Introduzione all’ascolto di Stefano Catucci , Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma

Il teatro dell’Opera di Roma propone una scarna, ma bellissima, stagione – denominata Specchi del Tempo – di concerti di musica sinfonica, ognuno articolato su tre brani: uno romantico (Beethoven. Brahms, Tchajkovskij, uno del novecento storico (Bartok, Petrassi, Prokof’ev, Respighi, Sibelius) ed uno di musica cosiddetta contemporanea (Adès, Berio, Casale, Donatoni, Rihm, Xenakis).

Leggi Leggi

il Tradimenti di Harold Pinter

il Tradimenti di Harold Pinter

Harold Pinter è stato uno dei più grandi drammaturghi inglesi. Egli seguì, in un certo senso, la tradizione shakespeariana del palcoscenico, formandosi prima come attore e poi come autore. Il suo è un teatro di parola, che si colloca a metà strada tra la psicologia kantiana di Pirandello e quella intuizionista-surrealista di Ionesco o Beckett. Nei propri lavori Pinter esplora l’inconscio, protagonista principale sulla scena, attraverso le ripetizioni di parole o di situazioni e mediante la distribuzione degli stati d’animo tra i diversi personaggi che – individualmente – presentano una estensione unidimensionale.

Leggi Leggi

La Tempesta, con Giorgio Albertazzi

La Tempesta, con Giorgio Albertazzi

Albertazzi, nel ruolo di Prospero, mago e Duca di Milano spodestato dal fratello, per tutta la durata dello spettacolo “si muove su una sedia a rotelle, come un moderno Hamm beckettiano… Proprio dall’apparente fragilità fisica si sprigiona la sua imprevedibile Potenza; Potenza di pensiero e abilità esoterica incontrastabile” (note di regia).

Così in effetti appare il personaggio principale, sospinto senza tregua dallo spiritello Ariel, che in questo modo si procaccia l’affetto del protagonista e degli spettatori, per questa dedizione umana.

Leggi Leggi