La Ricerca della bellezza.
La Collezione Cavallini Sgarbi: da Lotto a Morandi
Dal 12 Giugno 2021 al 30 Settembre 2021, Ad Ascoli Piceno nel Palazzo Dei Capitani, Piazza del Popolo 10, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 20.00 (ultimo ingresso un’ora prima della chiusura)
Attribuirei la frase immagine: «Capolavori che rivelano la storia di una infinita e appassionante caccia amorosa» al curatore Vittorio Sgarbi; come pure il commento che la segue: «una collezione d’arte privata è la fondazione di un sistema simbolico, la creazione di una palestra per l’anima, un luogo dove si materializzano scelte intime, meditate e, talvolta, sofferte. Sovente si dimentica che la sua più alta vocazione sia quella di accogliere il pubblico, di offrirsi agli sguardi, di raccontare la propria storia», che suona come motivazione per il visitatore e giustificazione per l’organizzatore. …
Ho impiegato 25 anni per leggere Il male oscuro, il capolavoro di Giuseppe Berto.
Proprio in riva al mare, c’è un paesino e una chiesetta quasi lambita dalle onde. Il paesino in questione potrebbe affacciarsi su di un mare qualunque però, per precisione, esso occupa una graziosa insenatura nel Mediterraneo.
Javier Cercas è scrittore e giornalista. La sua opera, principalmente narrativa, utilizza gli strumenti della cronaca e del saggio, insieme con l’invenzione. Il romanzo che lo ha consacrato autore di livello mondiale è Soldati di Salamina, dedicato alla Guerra Civile spagnola. Alcuni membri della sua famiglia, incluso il padre, erano falangisti; ciononostante – e nonostante i forti legami famigliari che traspaiono nei suoi romanzi – Cercas ha costruito una propria opinione sulla vicenda storica sviluppando il tentativo, tuttora in corso, di recuperare il buono delle due fazioni in lotta segnalando, nel contempo, il cattivo a prescindere dalla particolare scelta politica. In queste analisi dei fatti, condotte in stile giornalistico, emerge l’essere umano nella sua interezza di soggetto fragile, coraggioso o vile.
Giuseppe Berto (1914 – 1978) era il primo di cinque figli di un maresciallo dei Carabinieri che, per amore della moglie sua compagna d’infanzia, abbandonò l’Arma, e s’improvvisò venditore ambulante di cappelli ed ombrelli. Il giovane Berto, frequentò il ginnasio nel Collegio Salesiano Astori di Mogliano Veneto, e studiò con grande diligenza soffrendo al pensiero dei sacrifici economici sostenuti dalla famiglia, prima che prevalesse in lui il fastidio della quotidianità conseguente, forse, all’ingresso negli Avanguardisti (1929) e successivamente nei Giovani Fascisti. Costretto ad arrangiarsi per sbarcare il lunario, si arruolò nel Regio Esercito e, militare, si iscrisse alla Facoltà di Lettere dell’Università di Padova, la meno costosa.