Sostiene Pereira
con Paolo Ferrari al Teatro Valle
Come l’asino di Buridano, mi sento incerto tra due desideri: iniziare parlando del testo oppure dell’interprete. La china procede da questo secondo lato. Le mie più antiche “prime” teatrali risalgono agli anni ’60 quando la RAI-Radiotelevisione Italiana dedicava un giorno alla settimana al teatro in TV: Gilberto Govi, Eduardo De Filippo, Tino Buazzelli e tanti altri affollavano quelle serate coinvolgenti e talvolta noiose. Un particolare ricordo è legato all’interesse suscitato da una commedia brillante – non saprei più citare titolo né autore – in cui il protagonista, Paolo Ferrari giovane, bello e scaltro, faceva ricorso alla finzione per ottenere non so più quale prestigio: era il gioco del teatro nel teatro, ovvero il gioco della vita. Avevo molto meno di dieci anni e sono trascorsi, ormai, quasi cinquanta anni. …