Racconto 4

Racconto 4

fioraio  Dicono che gli animali con i quali scegliamo di vivere, un po’ ci assomiglino.
Secondo me anche le piante che ci mettiamo in casa ci assomigliano.
Questo pensiero mi è venuto in mente mentre ero dal solito fioraio e cercavo una pianta da regalare.
Il regalo deve piacere a chi lo riceve mi dice Marisa. Lo so perché mi ricorda questa cosa, perché sto guardando una pianta che secondo lei non è all’altezza di quella che mi andrà a proporre, anche molto più economica, come scoprirò fra poco.

Mi piazza davanti una specie di albero… e veramente ho pensato che era perfetta per la persona che doveva riceverla,  tanto grande, tante foglie, tanti fiori, tanto insomma.
Non l’avrei voluta a casa mia neanche se me l’avesse regalata la persona più cara al mondo.
Era invece, perfetta  per la persona alla quale avevo pensato di regalarla.
Aveva una casa che sembrava il mercatino dell’usato piena com’era di pentole di rame attaccate su ogni parete, fiori secchi dentro ad ogni tipo di recipiente e candele e campane ovunque.
Sarebbe stata felicissima di spostare un vaso di fiori secchi per far posto alla nuova arrivata. Me la immaginavo mentre mi ringraziava muovendo quelle sue mani piene di anelli, facendo svolazzare le maniche di pizzo bianco della sua camicia e baciandomi tre volte.  Una volta sola probabilmente sarebbe banale.
 

La pianta è stata consegnata, io sono stata invitata a vedere la casa dopo i lavori di ristrutturazione.
Mi ha ringraziato e abbracciato e baciato (tre volte), ho notato un aumento di anelli  e, non scherzo, indossava una camicia rosa confetto piena di pizzi che faceva pandant con i fiori rosa accesi della pianta piazzata sopra un tavolo vicino al camino.
Ho comprato anche la pianta che mi piaceva e anche lei mi assomiglia.
E’… come posso dire…. Forse un po’… però non tanto…

G. Del Monte

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