Spezzato alla Marengo
“Per chiudere in bellezza vorremmo parlare di un ristorantino che non si trova nelle guide e nei cataloghi pubblicitari e che si situa nell’antico quartiere del Marais, in rue Vieille du Temple: prende il nome di COLIMAÇON da una scala a chiocciola di legno che porta al piano superiore. Si sta seduti un po’ stretti, ma tra mura di pietra antichissime e si gode della cortese cordialità di un’équipe tutta maschile: il patron, lo chef ed il garçon. La cucina è la più tradizionale che si possa pensare, anche se con qualche tocco di freschezza, la lista dei piatti non è ricchissima, ma varia spesso e comunque tutti sono fragranti e molto appetitosi, tanto che abbiamo fatto di questo posto il punto di riferimento abituale e ci andiamo piuttosto spesso. Tra i piatti di pesce, i calamari alle cipolle sono una sorpresa piacevole. Funghi in fricassea ed animelle sono un’accoppiata ricca di profumo e di solida consistenza. Il bue Marengo è un’armonia perfetta di sapori quale si trova solo in un capolavoro…” (I Farfalloni, Psicoanalisi Contro, anno 14. n. 21 – giugno 1997). …
“Io non sono chi sembro essere. Non so perché, sin da bambino, si da quando cominciai le medie, mi ripeto delle frasi ordite intorno al verbo essere, alla maniera di esempi grammaticali che ancora ricordo a memoria: io sono colui che sono…”
“Dice Père Foucauld che non si può scegliere chi amare, né come amarlo.