un altro Calderón

un altro Calderón

tratto dalla tragedia Calderón di Pier Paolo Pasolini

Spettacolo finalista al Premio Nuove sensibilità – Napoli ottobre 2007
Teatro Vascello – dal 6 all’ 11 novembre 2007
Regia:Roberta Nicolai
Con:  Michele Baronio, Tamara Bartolini, Antonio Cesari,
         Marzia Ercolani,  Francesca Farcomeni, Enea Tomei.

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Attraverso un meccanismo misterioso, il ribaltamento de “La vita è sogno” di Calderon de la Barca e una struttura composita, si potrebbe azzardare, multimediale, in cui si combinano linguaggi diversi, Calderón, racconta una storia: Rosaura si sveglia in luoghi, in vite che non riconosce, che non le appartengono. Intorno a lei una società che predispone e le impone il reinserimento. In ognuna di queste dimensioni il Potere afferma se stesso come fondamento ontologico della realtà, origine di un determinismo che non concede via d’uscita.

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MR: Turco “Faremo un piano nazionale per le MR”

MR: Turco “Faremo un piano nazionale per le MR”

Il Ministro della Salute Livia Turco, intervenendo al convegno internazionale organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità su malattie rare e farmaci orfani, ha annunciato che entro pochi mesi verrà istituito un Piano nazionale per le Malattie rare, che eserciti “un coordinamento e un indirizzo unitario”, per realizzare “l’uniformità degli interventi”.
Secondo il ministro Turco è necessario “concentrare tutte le nostre energie su questo piano, che segna un grande passo in avanti in direzione dell’uniformità dei trattamenti, della presa in carico, ma anche una crescita culturale”.

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Comunicare la rarità: Sindrome di Poland, questa sconosciuta”

Comunicare la rarità: Sindrome di Poland, questa sconosciuta”

(2-4 novembre 2007, Hotel Croce di Malta – Montecatini Terme )

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L’Associazione Italiana Sindrome di Poland contro l’equazione “malattia rara = malattia sconosciuta” con l’obiettivo di contraddire questo assioma mediante la corretta comunicazione come medicina essenziale e prima cura“della e nella malattia”.
Quinto convegno nazionale AISP, al centro la comunicazione a diversi livelli. Confronto con le associazioni omologhe e la Federazione.

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L’innesto

L’innesto

di Luigi Pirandello

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Sostiene Pirandello, in questo lavoro del 1917, che un innesto per riuscire deve trovare la pianta “in succhio”, in amore: è l’amore che consente l’insediamento della vita. Laura Banti subisce violenza in un parco romano: picchiata e stuprata viene ricondotta a casa dalla forza pubblica. L’onta dell’abuso trasforma una tranquilla vita borghese e ne deforma i contorni ponendo i protagonisti di fronte al dilemma di un aborto “d’onore”. A dispetto dei settanta anni trascorsi dalla scrittura del testo, il dilemma dell’aborto d’onore rimane cristallinamente intatto; Pirandello, con idealistica fantasia, lo risolve nell’ipotesi poetica dell’innesto. Laura Banti è rimasta incinta perché donna in amore, innamorata del marito Giorgio: il figlio, frutto dell’amore, è perciò comunque di Giorgio.

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