Categoria: Teatro

L’attesa

L’attesa

Dopo tanti mesi, siamo – finalmente! – tornati a teatro.

È vero che i teatri hanno riaperto e sono agibili da tempo ma, a causa del lavoro – e del fatto che nella mia città di Roma i teatri tendano a chiudere piuttosto che a riaprire – siamo tornati ad assistere ad uno spettacolo di prosa solo ora. Ma prima di parlare di ciò che abbiamo visto, dobbiamo però affermare, sconsolati, che Roma è una città quasi desolata: chiuso il Valle; chiuso l’Eliseo; chiuso il Piccolo Eliseo; chiuso il Centrale; chiuso il Della Cometa; il Flaiano ormai auditorium in affitto, come pure il Santa Chiara, il Delle Arti non esiste da tempo, il Dell’Angelo pure… e così via.

Forse anche per questo, l’allestimento del bello spettacolo che siamo andati a vedere era realizzato nella Sala Petrassi del Parco della Musica, che teatro non è. Siamo arrivati nella grande struttura trenta minuti prima dell’inizio e persino il Parco della Musica, di martedì sera, sembrava abbandonato alla malinconia: poche persone camminavano nell’aria umida debolmente illuminata: saranno i venti di guerra? Non credo. La desolazione delle chiusure è iniziata ben prima della clausura da covid19.

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Vetri rotti

Vetri rotti

Arthur Asher Miller (New York, 17 ottobre 1915 – Roxbury, 10 febbraio 2005) è stato una figura fondamentale nella letteratura, nel teatro e nel cinema del ‘900. Le sue opere più note sono Il crogiuolo, Erano tutti miei figli e soprattutto Morte di un commesso viaggiatore, studiato e rappresentato in tutto il mondo. Nacque in una famiglia di ebrei che furono benestanti prima della grande depressione: il padre produceva abiti da donna e la madre era casalinga; la sorella divenne attrice con lo pseudonimo di Joan Copeland. Arthur frequentò la scuola pubblica e all’età di otto anni scrisse la sua prima opera, un melodramma che andò in scena allo Shubert Theatre a New York.

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Re Lear al Teatro Eliseo

Re Lear al Teatro Eliseo

Giovedì 30 gennaio siamo stati spettatori del Re Lear, in scena al Teatro Eliseo di Roma fino a domenica 2 febbraio.

Re Lear è una tragedia scritta da Shakespeare tra il 1605 ed il 1606, nella piena maturità artistica; l’autore prese spunto dalla mitologia dei Britanni (Goffredo di Monmouth, Historia Regum Britanniae, 1136) che racconta di re Leir – discendente di Bruto nipote di Enea e antenato di Arthur – la cui vicenda, di sapore celebrativo del potere britannico, sarebbe parallela a quella dei Romani.

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L’onore perduto di Katharina Blum

L’onore perduto di Katharina Blum

Heinrich Böll (Colonia, 21 dicembre 1917 – Langenbroich, 16 luglio 1985) è stato uno dei più grandi scrittori tedeschi (e del mondo) del secondo dopoguerra. Il romanzo, da cui è tratto l’atto unico, è uno dei più famosi insieme a “Opinioni di un Clown” e “Foto di gruppo con signora”.

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