Categoria: Teatro

Rusalka

Rusalka

È un’opera in tre atti composta da Antonín Dvořák (1901) su libretto di Jaroslav Kvapil. Il titolo è il nome di una creatura acquatica, una ninfa, trasferita dalla mitologia greca in quella slava. La fiaba vuole rappresentare la dissoluzione di una natura che rimarrebbe incantata, se le torbide passioni umane non la contaminassero. Ma l’uomo, tradendo la natura, va incontro alla propria fine.

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Il visitatore

Il visitatore

Trovo che la fatal domanda: “Se Dio esiste, perché permette tutto ciò?” sia una delle più stupide e retoriche da porre e, spero, che Freud non l’abbia mai realmente pronunciata – se non come provocazione – anche se Eric Emanuel Schmitt la propone, nel suo bel testo messo in scena a Roma nel Teatro Quirino. Con quest’opera del 1993 l’autore – allora giovane professore di filosofia – ha vinto tre premi Molière per il teatro. Il testo è stato rappresentato in Italia la prima volta da Turi Ferro e Kim Rossi Stuart con la regia di Antonio Calenda. Da allora vi sono state altre due riprese oltre a questa che vede impegnati Alessandro Haber (Freud) e Alessio Boni (il visitatore) per la regia di Valerio Binasco.

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Ottobrate romane

Ottobrate romane

Le Ottobrate romane erano feste che chiudevano la vendemmia: nella Roma pontificia, la tradizionale gita tra vigne e osterie furoreggiò in tutto il XIX secolo come forma di svago ed evasione per nobili e popolani, mescolati nella più sfrenata e sensuale allegria.

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SOGNO DI UNA NOTTE (o un giorno) DI MEZZA ESTATE

SOGNO DI UNA NOTTE (o un giorno) DI MEZZA ESTATE

Il sogno estivo di tante persone – giovani e meno giovani – si concentra intorno alla fantasia di non far niente e di come realizzarla: lontani dalle incombenze di studio o di lavoro (per chi è incluso nelle categorie) il sogno di mezza estate approda verso isole lontane (che si raggiungono in pochissimo tempo), o montagne incontaminate (per lo più ingorgate di auto e buste di plastica); per chi non fa (più) parte di tali categorie, esso invece si consuma davati alla TV o ai giochi (video o d’azzardo).

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Carmen

Carmen

È un’opéra-comique in quattro quadri (definizione di Bizet) su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy; è tratta dalla novella omonima di Prosper Mérimée (1845), con modifiche radicali quali l’inserimento dei personaggi di Escamillo e Micaela e il carattere di don José, bandito rozzo e brutale, trasformato in soldatino tenero e affezionato a “mammà”.

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