Categoria: Racconti

La Lupa

La Lupa

Il sentimento di fascinazione suscitato dalla figura della Dea Madre, che alcuni studiosi legano al periodo del “matriarcato” – quell’ipotetica organizzazione sociale primitiva – è un contenuto antichissimo dell’inconscio sociale. Esso riaffiora sistematicamente dalle profondità più oscure dell’inconscio e si manifesta nel tempo, a partire dalle epoche più remote (Venere di Willendorf, 25.000 a.C.) fino ad oggi, attraverso le opere d’arte o i fatti di cronaca. Il mito coinvolge sempre tre protagonisti: la donna adulta, il giovane uomo e il giudizio morale (quest’ultimo rappresentato generalmente da una figura maschile dotata di qualche autorità).

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Nessun uomo è un’Isola

Nessun uomo è un’Isola

intero in sé stesso.

Ogni uomo è un pezzo del Continente
una parte della Terra.

Se una Zolla
viene portata via dall’onda del Mare,
l’Europa ne è diminuita,
come se un Promontorio fosse stato al suo posto,

o una Dimora amica,

o la tua stessa Casa.

Ogni morte d’uomo mi diminuisce

perché io partecipo dell’umanità.

E così non mandare mai a chiedere
per chi suona la campana:

Essa suona per te.      (John Donne, 1573-1651)

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Il museo del mondo (Einaudi, 2014)

Il museo del mondo (Einaudi, 2014)

è frutto della collaborazione di Melania G. Mazzucco con il quotidiano La Repubblica: nel 2013, in ogni edizione domenicale, la scrittrice ha presentato e commentato un’opera d’arte.

Il libro contiene, perciò, le descrizioni di 52 capolavori, opere che rappresentano altrettante metafore dell’arte e della vita. Possiamo ritenere che la selezione condotta dall’autrice equivalga, anche, ad un lavoro di autoanalisi proiettato in quei capolavori.

Le descrizioni esprimono preziosi commenti che, attraverso alcune frasi significative, lasciano anche intendere le ragioni della scelta. Mi è venuto in mente di raccoglierne proprio cinquantadue, ma non avrebbe senso, come pure riportare la lista completa dei titoli. Prenderò ad esempio, scegliendo a mia volta, sicuramente il primo e l’ultimo dipinto e pochi altri tra quelli a me meno noti.

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Letterine

Letterine

Caro Pietro,

finalmente mi decido a scriverti. Dico finalmente perché è un po’ di tempo che ne sento il bisogno, tendendo a rimandare per ragioni che non comprendo. Di pensieri ne ho tanti, e tanto da raccontarti.

Questo rimandare a domani sembra un’ostentazione nel congelare alcune sensazioni. E’ questo, forse, un periodo che voglio tenere estremamente ancorato al terreno; ricco di consegne da fare al passato, con cui avevo un conto in sospeso.

Due settimane fa ha aperto i battenti la ludoteca, e successivamente il centro di aggregazione. Non mi sono del tutto chiari i motivi per i quali ho accettato l’incarico, quando so bene che non è certamente ciò di cui voglio occuparmi in futuro.

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SOGNO DI UNA NOTTE (o un giorno) DI MEZZA ESTATE

SOGNO DI UNA NOTTE (o un giorno) DI MEZZA ESTATE

Il sogno estivo di tante persone – giovani e meno giovani – si concentra intorno alla fantasia di non far niente e di come realizzarla: lontani dalle incombenze di studio o di lavoro (per chi è incluso nelle categorie) il sogno di mezza estate approda verso isole lontane (che si raggiungono in pochissimo tempo), o montagne incontaminate (per lo più ingorgate di auto e buste di plastica); per chi non fa (più) parte di tali categorie, esso invece si consuma davati alla TV o ai giochi (video o d’azzardo).

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