Categoria: News

Quartett

Quartett

di Heiner Müller da “Le relazioni pericolose”; regia di Walter Malosti; con Maddalena Crippa e Walter Malosti

Heiner Müller (1929 –1995) è stato drammaturgo e poeta, scrittore, saggista e direttore di teatro. Forse la definizione di “massimo poeta di teatro del novecento dopo Samuel Beckett” è stata coniata con eccessiva nonchalance ma, indubbiamente, egli è ricordato come il più importante drammaturgo tedesco del XX secolo successivo a Bertolt Brecht. I suoi pezzi – “enigmatici e frammentari” – hanno contribuito significativamente al teatro postmoderno. Nato in Germania dell’Est, appena diciottenne s’iscrisse al Partito di Unità Socialista di Germania ed iniziò a lavorare per la DSV (Associazione Tedesca degli Scrittori).

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Mio marito è un assassino

Mio marito è un assassino

di Sandro Gindro

L’Associazione Culturale Psicoanalisi Contro
presenta
Mio marito e’ un assassino
di Sandro Gindro
Lettura a cura di Pino Strabioli
con
Pino Strabioli
Sabrina Knaflitz
Vittoria Rossi
Prancesco Pezzella
Livia Bartolucci
Elisa Angelini
Chiara Aita
Teatro Belli
Piazza di Sant’Apollonia, 11 – Roma
Martedi’ 1 Ottobre 2013
ORE 21.00

Il testo, di stampo surrealista, suggerisce due osservazioni: fa riferimento al concetto di banalità del male (caro ad Hannah Arendt) e capovolge la tematica pirandelliana delle centomila incontestabili verità, mostrando invece l’aspetto delle contestabilissime falsità frutto del meccanismo della proiezione alimentata dalla cattiva coscienza.

Il personaggio del protagonista, chiuso in un mondo di menzogna, non sa più nemmeno ricordare ciò che è reale e distinguerlo da ciò che è immaginario, in un processo mentale – di grandissima attualità – per il quale bene e male, rispetto e prevaricazione, sono mescolati e confusi in un continuum sostenuto dell’avidità e dell’avarizia.

Mio Marito è un assassino è una commedia piena di ironia che fa irruzione nel mondo degli intellettualismi alla moda concepiti per spingere verso i comportamenti omologati di un egoismo qualunquista.

Ingresso Libero
Per Informazioni rivolgersi a: Passeggiata di Ripetta 11 – 00186 Roma
tel. 0632652401 – fax 0632652433

Quattro livelli di incomprensione

Quattro livelli di incomprensione

Sono passate più di due settimane dalla bella edizione della maratona “Asino chi non legge: 4” consumatasi a Fermo dalle 17.15 di giovedì 22 agosto alle 00.45 di sabato 24 agosto, della quale avevamo annunciato l’occasione.

Abbiamo avuto il piacere di assistere a molte letture, diciamo per una buona metà della durata complessiva, e ci fa piacere commentarne alcune, cominciando dall’apertura affidata ad un trio: Elena Fioretti, Ximena Gonzalez e Chiara Spernanzoni (era in origine un quartetto che ha subito la defezione di Roberta Marchesini) hanno messo in scena un breve spettacolo malizioso e accattivante sul testo di Franca Rame “Sesso? Grazie, tanto per gradire” (per la lussuria). Non abbiamo ascoltato personalmente Stefania Cippitelli nella lettura di “Clitemnestra o del crimine” di Marguerite Yourcenar (immaginiamo, di nuovo, per la lussuria), ma ci è stato riferito di un notevole successo, sancito dalla presenza di una quarantina di fans personali che l’hanno seguita e applaudita con calore.

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Un’estate (vicino) al mare

Un’estate (vicino) al mare

Le Marche occupano un territorio bellissimo ed ospitale; la cultura marchigiana – di cui si ricordino i poeti, i musicisti, i pittori – è tuttora visibilmente esibita da castelli, abbazie, chiese, palazzi, musei e teatri la cui visita non dovrebbe essere mai tralasciata. Una parte delle attività culturali in questa regione viene, sapientemente, proposta per arricchire un’estate al mare.

Noi, amanti del mare a distanza, siamo particolarmente affezionati ad una manifestazione che si svolge in collina, nel mese di agosto: la maratona di letture “Asino chi non legge”. Ideata e coordinata da Oberdan Cesanelli e organizzata dalla Compagnia delle Rane, inizialmente pensata per Morrovalle (MC), è ora ospite della bella città di Fermo, grazie all’apertura mentale e al contributo economico della sua Giunta Comunale.

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Viviani Varietà

Viviani Varietà

Non avevamo tanta voglia di parlare di questo spettacolo – visto già da un paio di settimane – ma poi lo abbiamo fatto perché ce lo hanno chiesto e per altri due motivi: uno, abbastanza banale, e cioè non sprecare la possibilità di raccontare un fatto artistico; l’altro più ragionevole, cioè avere il pretesto per parlare del teatro popolare (‘O vico – il vicolo – secondo Raffaele Viviani).

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