Categoria: Musica

Omaggio a Messiaen – Quatuor pour la fin du temps

Omaggio a Messiaen – Quatuor pour la fin du temps

Quartetto per la fine del Tempo di Olivier Messiaen
Sandro Cappelletto voce recitante
Alessandro Carbonare clarinetto
Carlo Maria Parazzoli violino
Gabriele Geminiani violoncello
Andrea Dindo pianoforte

Sabato 1 novembre è stato eseguito, come omaggio a Messiaen, il suo straordinario quartetto per la fine del tempo. È stato un omaggio duplice perché la data, coincidente con la festa di tutti i Santi, è adatta per una riflessione sulla vita, sul suo inizio e sulla sua fine.
A Roma – e non solo – la musica del novecento e contemporanea viene raramente eseguita e questo stesso brano è riproposto da un’importante istituzione musicale pubblica solo dopo sessanta anni dalla prima esecuzione. Le istituzioni musicali private, più sensibili a ogni forma di rinnovamento, hanno proposto più volte l’opera: io ricordo almeno un’esecuzione nel dicembre 1992 nella Chiesa di San Marco Evangelista in Roma con Vincenzo Mariozzi al clarinetto e Giuseppe Scotese al pianoforte.

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Le arie da concerto di Wolfgang Amadeus Mozart per voce di soprano

Le arie da concerto di Wolfgang Amadeus Mozart per voce di soprano

di Cristina Vysocki
presentazione – concerto
giovedì 19 giugno,  Accademia Filarmonica Romana – sala Casella
soprano Margherita Pace
tenore Luigi Petroni
pianoforte Alberto Galletti

Con un certo stupore abbiamo appreso che questo testo, edito dalla Libreria Musicale Italiana, è tratto dalla prima Tesi di Laurea sulla musica di Mozart mai discussa in Italia e datata 1989!

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No man’s land

No man’s land

Il  7 agosto a San Demetrio ne’ Vestini, paesino a venti chilometri da L’Aquila, è andato in scena il quinto appuntamento della interessante e ben organizzata rassegna estiva “Pietre che cantano”, curata da Luisa Prayer giunta quest’anno all’ottava edizione.
Il concerto in programma era per duo – clarinetto e pianoforte – ed aveva come titolo terra di nessuno, “no man’s land” appunto. Il titolo è lo stesso di un disco pubblicato dai due interpreti: Alessandro Carbonare ed Andrea Dindo, e riprende quello di un famoso film, apparso nel 2001, che raccontava della guerra in Serbia, Croazia e Bosnia, guerra del 1993.

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Il Teatro di Marcello, la luna e una stella

Il Teatro di Marcello, la luna e una stella

12-teatro-marcello.jpgCapita che il turista, o anche il cittadino inesperto della città, scendendo da piazza del Campidoglio verso Santa Maria in Cosmedin si imbatta in una costruzione in arcate sovrapposte di epoca romana e, un po’ disorientato, cerchi di capire se sia il Colosseo che ha dovrebbe avere lasciato alle spalle. Quando qualcuno lo informa che si tratta del Teatro di Marcello, egli normalmente resta affascinato e non aggiunge nulla. Si tratta di una costruzione risalente al primo secolo avanti Cristo, straordinaria per la bellezza architettonica e per il fatto che dal terzo livello delle arcate si erge un palazzo, frutto di costruzioni stratificate in varie epoche e che, a partire dal milleduecento, è noto come lo splendido Palazzo Savelli.

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Dialogo per violoncello e pianoforte

Dialogo per violoncello e pianoforte

Il suonatore di violoncello - ModiglianiRoma, Oratorio del Gonfalone
Mercoledì 24 maggio 2006, ore 21.00
Pianoforte Andrea Dindo
Violoncello Gabriele Geminiani
                       

Si è trattato di un concerto a tema ed il tema era, appunto, il dialogo tra pianoforte e violoncello. Ma c’era anche un secondo tema: il ricordo di Sandro Gindro psicoanalista, autore di teatro, musicista.
Sandro Gindro ha calcato le diverse scene degli ambiti musicali sin dalla fine degli anni ’50: dopo avere studiato pianoforte a Torino ed estetica musicale con Massimo Mila, venne a perfezionarsi in composizione a Roma negli anni ’60 e ’70 con Petrassi e Porena. Nel 1988 inventò gli “Incontri di Musica Sacra Contemporanea”.
Si innamorò bambino della musica e di Mozart e non tradì mai né l’una né l’altro.
Sandro Gindro amava scrivere “su ispirazione” e su commissione, che è un’ispirazione indotta; la sua musica è psicologica e teatrale, il suo teatro è psicoanalitico e musicale, il suo lavoro sull’inconscio non poteva prescindere l’arte: “ Io, un tempo, curavo i pazzi e la pazzia, i folli e la follia… oggi sono diventato un pittore, un pittore che dipinge i sogni…”(Sandro Gindro, L’odore dell’inconscio, atto unico, 2000)

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