Anno: 2015

Riflessioni in un giorno di mezz’estate

Riflessioni in un giorno di mezz’estate

Ogni libro rimanda ad altri libri come ogni pensiero rimanda ad altri pensieri; è il gioco dell’inconscio.

Leggendo Americanah di Chimamanda Ngozi Adichie mi sono venuti in mente altri libri (e altre letterature): ad esempio Cristo si è fermato a Eboli, ma anche L’amore ai tempi del colera e – persino – la Divina Commedia, forse a causa di possibili allucinazioni estive.

Giorno di mezz’estate suona bene, richiama il Sogno di Shakespeare: il suo sogno forse fioriva nella notte del 21 giugno, solstizio d’estate; le mie riflessioni appartengono invece al 15 agosto, culmine del periodo estivo e punto di curvatura da cui origina la discesa ripida verso le usate occupazioni.

Sottolineo il periodo anche a causa del caldo afoso, allucinatorio; caldo da febbricitanti, che permea i fatti e i pensieri di un non senso disperato oppure esaltante.

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Madama Butterfly alle Terme di Caracalla

Madama Butterfly alle Terme di Caracalla

Le Terme di Caracalla costituiscono una delle aree archeologiche più grandiose e visitate di Roma, perché conservano ancora gran parte della loro struttura e sono libere da edifici moderni. Nell’epoca imperiale erano le più sontuose della città benché destinate all’uso di massa dei vicini quartieri popolari. Abbandonato e riutilizzato a varie riprese, l’intero complesso venne infine sfruttato come zona agricola – vigneto in particolare – ancora nel XIX secolo, ad uso di proprietari di ville vicine o di enti ed associazioni ecclesiastiche.

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Serata Garcia Lorca

Serata Garcia Lorca

L’estate romana è piuttosto calda e nei mesi di giugno, luglio ed agosto molte attività artistiche si spostano all’aperto: giardini, cortili e piazze ospitano manifestazioni talvolta allegre, talvolta colte, talvolta noiose.  Per lo più forniscono un pretesto, ai pigri romani, per cercare un po’ di frescura.

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ASINO CHI NON LEGGE

ASINO CHI NON LEGGE

Per partecipare occorre inviare la propria adesione entro il 25 luglio 2015. Non sono richieste doti particolari di recitazione o dizione: tutti possono partecipare. Nella domanda di iscrizione vanno indicati il titolo del libro, l’autore, la casa editrice, la durata, la presenza di eventuali interventi musicali dal vivo (acustico, non amplificato), su cd o su supporto usb o se ci sono interventi artistici di qualsiasi altro genere ad accompagnare la lettura (danza, pittura, video ,etc).
La durata indicata deve essere rispettata. L’organizzazione si riserva il diritto di interrompere la lettura qualora questa sia causa di ritardo per lo svolgimento della maratona. Si imitano pertanto i lettori a cronometrare la durata della propria lettura.
Nel caso di brani originali inediti, oltre a quanto sopra richiesto, dovrà essere inviata copia del brano stesso. La lettura può avere una durata minima di 10 minuti e massima di 20, inclusi gli interventi musicali ed artistici.
Il brano deve essere l’incipit e le prime pagine di un romanzo, di un racconto o di un brano originale.
Le letture possono essere eseguite anche in coppia o in gruppo. Nel caso in cui un brano sia stato scelto da più lettori, gli organizzatori daranno la precedenza al lettore che lo ha comunicato per primo; gli altri verranno tempestivamente avvisati e potranno cambiare testo.
Gli organizzatori terranno conto quanto più possibile delle richieste dei lettori in relazione all’orario preferito, pur riservandosi di allestire il programma di lettura della maratona secondo i criteri che riterranno più opportuni e compatibilmente con le esigenze organizzative.

Per informazioni e iscrizioni:
338 8525010 – 328 2503653 – info@compagniadellerane.it -asinochinonlegge@libero.it

Il logo di Asino chi non legge è un’elaborazione grafica di Marilena Imbrescia su acquaforte di Yonas Bibini.

CIRIBIRIBIN ITALIAN SWING ORCHESTRA

CIRIBIRIBIN ITALIAN SWING ORCHESTRA

Che l’inconscio sia stupido è assodato e l’affermazione è applicabile a tutti gli esseri umani: in questo siamo uguali, dai capi di stato o di partito alle massaie più sorridenti. Nel mio caso ne sono consapevole, ma una volta di più ho potuto verificarlo la sera di mercoledì 17, quando al Teatro Studio Borgna – la sala più piccola del Parco della Musica – ho assistito allo spettacolo di arte varia “Do you swing italiano?”.

Pochi giorni prima avevo faticato a restare sveglio di fronte ad un’opera bellissima come Le Nozze di Figaro, ben allestita e ben eseguita al Teatro dell’Opera; quella sera invece ero sveglissimo ed attentissimo, di fronte ad una raccolta di esibizioni banali e squinternate.

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