Riflessioni in un giorno di mezz’estate
Ogni libro rimanda ad altri libri come ogni pensiero rimanda ad altri pensieri; è il gioco dell’inconscio.
Leggendo Americanah di Chimamanda Ngozi Adichie mi sono venuti in mente altri libri (e altre letterature): ad esempio Cristo si è fermato a Eboli, ma anche L’amore ai tempi del colera e – persino – la Divina Commedia, forse a causa di possibili allucinazioni estive.
Giorno di mezz’estate suona bene, richiama il Sogno di Shakespeare: il suo sogno forse fioriva nella notte del 21 giugno, solstizio d’estate; le mie riflessioni appartengono invece al 15 agosto, culmine del periodo estivo e punto di curvatura da cui origina la discesa ripida verso le usate occupazioni.
Sottolineo il periodo anche a causa del caldo afoso, allucinatorio; caldo da febbricitanti, che permea i fatti e i pensieri di un non senso disperato oppure esaltante. …
Le Terme di Caracalla costituiscono una delle aree archeologiche più grandiose e visitate di Roma, perché conservano ancora gran parte della loro struttura e sono libere da edifici moderni. Nell’epoca imperiale erano le più sontuose della città benché destinate all’uso di massa dei vicini quartieri popolari. Abbandonato e riutilizzato a varie riprese, l’intero complesso venne infine sfruttato come zona agricola – vigneto in particolare – ancora nel XIX secolo, ad uso di proprietari di ville vicine o di enti ed associazioni ecclesiastiche.