Azzurro
Prima di tutto voglio presentarmi, mi chiamo Azzurro e sono il principe del Regno Incantato. Voi, a questo punto, penserete che io sia felice e contento come raccontano tutte le favole…ma è un’illusione. Per dire la verità sono piuttosto amareggiato, perché pur essendo il Principe non ricevo le adeguate attenzioni!
Insomma, IO ho il castello, IO sono l’eroe…eppure appaio solo alla fine d’ogni storia, come una semplice comparsa. Nessuno si ricorda di me, nessuno si chiede come sono fatto e com’è la mia vita…
Dicono solo “…arrivò il principe azzurro, e vissero felici e contenti!”.
Ma lo avete capito che Azzurro è il mio nome e non il colore dei miei occhi?
Le mie mogli, come se non bastasse, sono capricciose e incontentabili, contrariamente a quanto fanno credere i cantastorie che le descrivono sempre belle brave e buone. Siete stupiti che io parli di mogli al plurale? Ebbene sì, ho appena divorziato…per la terza volta!!
La prima fanciulla di cui mi sono innamorato, si chiama Aurora. E’ una principessa, ma l’ho scoperto solo in un secondo momento. Un giorno d’autunno cavalcavo nel bosco per distrarmi dalle incombenze di corte – e non a caccia come tutti credono – e fui colpito da una voce che canticchiava una curiosa melodia. Seguii quel suono e la vidi. Aurora era vestita come una popolana e, forse, fu quella semplicità e la sua curiosa canzoncina a farmi innamorare. Naturalmente, come tutti sapete, le cose si complicarono parecchio prima che potessimo coronare il nostro sogno d’amore.
La più giovane delle zie di Aurora, conosciuta col nome di Malefica (mai nome fu più appropriato!) si era innamorata di me, e non voleva proprio accettare il fatto che io sposassi la nipote. Si è opposta con tutte le sue forze, ha osato persino drogare lei, che cadde come addormentata, e rapire me per poi tentare di sedurmi. Ovviamente non c’è riuscita, ma di sicuro ha compromesso il mio matrimonio. So che a voi risulta tutta un’altra versione, ma ora vi dirò io come sono andate realmente le cose.Aurora ed io ci siamo sposati, e per un po’ la nostra vita è stata felice e spensierata…come una lunga luna di miele. Ma un giorno, tornato al castello dopo uno dei miei frequenti viaggi diplomatici, ho trovato mia moglie priva di sensi. Allarmato ho chiamato il medico di corte, che, dopo averla fatta riavere, mi ha confessato di essere intervenuto spesso per soccorrerla in crisi simili. Aurora, infatti, riconciliatasi con Malefica, in mia assenza si è lasciata convincere a condurre una vita decisamente dissoluta, ed è divenuta dipendente dalle droghe della zia.
Insomma, ho tentato con ogni mezzo di farle cambiare vita e di farla ragionare…ma è stato tutto inutile! Di tutta risposta, infatti, la mia “cara” moglie si è fatta una gran risata ed è scappata col buffone di corte.
Non mi rimase che concederle il divorzio per permetterle di sposare quel clown…(a proposito ora hanno tre figli e gestiscono un circo!)
Ad un anno dalla separazione, ho conosciuto un’altra donna, il suo nome è Biancaneve.
E’ molto diversa da Aurora, sia nell’aspetto fisico sia da un punto di vista caratteriale.
Devo ammettere che ancora oggi si dimostra riconoscente per averla salvata dalle grinfie della cattivissima matrigna. Questa signora, infatti, dopo aver sposato il padre di Biancaneve solo per la sua ricchezza, ha pensato bene di disfarsi della futura erede commissionando ad un cacciatore di ucciderla.
Per fortuna il brav’uomo non se l’è sentita e l’ha affidata alle cure di sette nanetti che vivono tranquilli nei boschi.
Ma, come si dice, le donne ne sanno una più del diavolo…infatti la perfida matrigna non si è lasciata ingannare, e ha deciso di provvedere personalmente all’omicidio. Casualmente uno dei nani, Brontolo (così chiamato perché sta sempre a mugugnare) è mio vecchio amico, e visto il pericolo è corso a chiamarmi. Ho cavalcato in tutta fretta e sono arrivato mentre Biancaneve stava mordendo la mela avvelenata. Brontolo e i suoi compari hanno catturato e legato la matrigna, e io ho prestato soccorso immediato a Biancaneve. Il nostro, però, non è stato proprio un colpo di fulmine…altro che bacio del risveglio! Lei non ne voleva sapere degli uomini, e l’ho dovuta corteggiare a lungo e con la complicità di Brontolo per farle accettare la mia proposta di matrimonio.
Io ero molto innamorato, e lo sono ancora, ma lei non lo è mai stata. Mi ha sposato solo per riconoscenza. Seppure a malincuore, non ho potuto costringerla a lungo a sopportare questa situazione e ho divorziato anche da lei.
Ora è entrata in un convento. La vado a trovare ogni tanto insieme ai nani.
Forse dopo due matrimoni falliti, avrei potuto evitare di celebrarne un altro… ma come si fa a schivare l’amore?
La mia ultima moglie mi ha conquistato ballando. L’ho incontrata durante una festa organizzata da mio padre, il re, in occasione del mio trentacinquesimo compleanno. Mi ha colpito perché aveva l’aria di una persona disorientata, come persa in un ambiente poco familiare. In effetti, nessuno degli invitati la riconobbe, perché non era solita uscire di casa, e le rare volte che lo faceva, si mostrava sciatta e trasandata e camminava sempre nascosta.
Le sorellastre, acquisite col secondo matrimonio del padre, al contrario hanno grossa fama, sono le ragazze più civettuole del regno. Probabilmente Cenerentola non si faceva vedere in paese per non affrontare lo sguardo maligno della gente che la deride per le cattiverie dette dalle tre “viperette”. Tuttavia, in quell’occasione Cenerentola si è fatta coraggio ed è venuta a palazzo. L’ho invitata a ballare per metterla a proprio agio, ed è stata una rivelazione. Balla in modo così aggraziato e piacevole che abbiamo ballato fino a tarda notte (mentre le care sorelle cinguettavano dall’invidia!). I cantastorie dicono bene…Cenerentola è scappata via all’improvviso, lasciando abbandonata la famosa scarpetta, gettata via, però, per una tacco rotto. Ci ho messo giorni per capirne il motivo e per riuscire a parlarle.
Le sorelle, in un momento di pausa tra un ballo e l’altro, si sono avvicinate dicendole che era una svergognata a mostrarsi così disponibile con me, e che probabilmente io, il principe, stavo mettendola al centro dell’attenzione solo per deriderla pubblicamente. Presa dal panico e piena di vergogna, lei è scappata in tutta fretta.
Queste cose me le ha riferita la sua migliore amica, la cara Smemorina che, preoccupata per la ragazza, mi è venuta a chiamare. Sono riuscito a spiegare tutto a Cenerentola solo dopo due settimane, perché è una donna cocciuta e mi ha sbattuto ripetutamente la porta in faccia.
Dopo tutti i chiarimenti, abbiamo cominciato a passare molto tempo insieme, e a ballare ad ogni occasione. Alla fine ci siamo innamorati e sposati.
Oggi ci è nato un bel bambino, il mio primogenito…ma in questo stesso giorno, a poche ore dal lieto evento, mia moglie mi ha fatto firmare le carte del divorzio! I medici assicurano che dipende tutto dalla depressione post parto…