Lo spirito e altri briganti

Lo spirito e altri briganti

Francesco Guccini  Loriano Macchiavelli
Racconti, Italia 2002
280 pp.
Prezzo di copertina € 15,80
Editore: Mondadori, 2002
ISBN 880450272X

Lo spirito e altri briganti  “Bé, briganti e banditi… Sì, come no? Ce ne sono stati e ne ho sentito parlare, ma bisogna distinguere. Le parole brigante e bandito sono spesso usate come sinonimi, ma in realtà da queste parti avevano significato differente. Oggi no, oggi ci sono solo banditi”

Il maresciallo Benedetto Santovito, originario della provincia di Salerno, viene trasferito, nel 1939, in un piccolo paese di montagna sull’ Appennino bolognese. Dopo un’accoglienza un pò ostile da parte dei paesani (I montanari non erano facili da capire. Ebbi poi modo di ricredermi sul freddo e sui montanari), Santovito si sente presto uno del posto. Conosce tutti e assiste al cambiamento del paese di generazione in generazione, dalla seconda guerra mondiale fino agli anni Settanta. Svolge il suo lavoro di carabiniere: indaga su strani delitti, simili a grotteschi racconti del terrore, e porta avanti “anomale” investigazioni. E’ un attento e paziente ascoltatore di storie di banditi e briganti, di fantasmi e di bestie, degli esseri che animano quel paesino immerso fra i boschi, a metà tra la realtà e le antiche credenze popolari. Fu in quel primo freddo inverno montanaro che sentii parlare della Bestia e alla storia diedi l’importanza che poteva avere una favola con mostri e misteri: nessuna. Ma ancora una volta mi sbagliavo e fu proprio la Bestia che nonostante il freddo mi fece sudare ….l’occasione per cominciare a capire un po’ gli abitanti di quel paese…
I misteri delle terre d’Appennino sono suggestivi e spesso incredibili, ed il maresciallo ha imparato a rispettarli, persino ad amarli, tanto da volerli narrare in prima persona.

  La coppia Guccini Macchiavelli, dopo Macaronì, Un disco dei Platters, e Questo sangue che impasta la terra, ci offre ancora una volta un romanzo ricco di avventure, che lascia molto spazio alla fantasia.
Lo spirito è una raccolta di storie gialle dal sapore popolare, in cui si susseguono leggende dall’ambientazione antica, che riportano la mente a tempi lontani, quasi mitici. I personaggi assomigliano ai protagonisti di quelle favole suggestive e tradizionali, che si raccontano nei giorni più freddi dell’inverno, magari davanti ad un caminetto acceso. Banditi e briganti, persino quando sono crudeli, posseggono un enorme fascino, forse perché immersi in un’atmosfera misteriosa e nostalgica, apparentemente lontana dalla realtà. C’è chi giura di aver visto un fantasma che si muove lamentoso fra i boschi e chi, invece, è terrorizzato da un’orrenda creatura che assale gli avventori dei sentieri di montagna. E noi leggiamo assorti e partecipi delle tensioni di quei montanari, incuriositi dalle indagini stravaganti del protagonista, sempre pronto a stanare l’eventuale colpevole.
Attraverso i ricordi del maresciallo Santovito, che spaziano tra gli anni e le epoche, assistiamo col sorriso all’inevitabile trasformazione e modernizzazione di un mondo piacevole e antico. Stregati dai misteri e divertiti dalle usanze ormai perdute dei montanari, non riusciamo a staccare gli occhi dalle pagine.

Marta De Santis 

I commenti sono chiusi