Doppio Click

Doppio Click

Roberto Motta
Romanzo, Italia 2002
180 pp.
Prezzo di copertina € 11
Editore: OTMA, 2002

doppio click In uno dei mille uffici del centro storico di Milano, in una importante società, Alessandro Molgora, un trentacinquenne milanese, è responsabile dei sistemi informatici. La sua vita, frenetica ma abitudinaria, sta per cambiare in modo imprevedibile. Alex riceve un inatteso invito ad una cena, organizzata dal Dipartimento di Scienza dell’Informazione, dove dieci anni prima si era laureato.

Alla cena partecipano molti suoi ex compagni di studi; il Professor Davide Stanziani è l’attesissimo ed amatissimo ospite d’onore. Il luminare svelerà il vero scopo dell’incontro: presentare EXIA, un’azienda che sta sviluppando la rete Internet di ultima generazione.
La mattina dopo Alex riceve una notizia che lo turba profondamente: il professor Stanziani ed il suo collaboratore, Marco Andrei, sono misteriosamente scomparsi. Spinto dal desiderio di svelare il mistero, Alex inizia ad indagare. Arriverà ad Amsterdam, dove entrerà inconsapevolmente in un mondo oscuro di combattivi manager ed agguerriti hacker.

..ormai si deve parlare di Internet Two, la rete di nuova generazione. Tutto sarà in rete e tutto passerà per la rete, ogni forma di comunicazione, telefoni, televisione, posta, libri, giornali…tutto proprio tutto. Si arriverà anche a codificare i pensieri umani, che naturalmente verranno raccolti e trasportati in rete…

Questo intrigante e coinvolgente romanzo sviluppa una tematica attualissima. Come l’autore ci ricorda, l’informatica è ormai un elemento fondamentale della nostra vita. Tutti ci confrontiamo con un computer per studio o per lavoro, e spesso richiediamo aiuto agli informatici, gli specialisti del settore. Roberto Motta mette a confronto i comuni utenti, quelli inesperti ed imbranati, ed i ‘mestieranti’, i tecnici informatici. Ci descrive il mondo oscuro della rete e quello degli hacker, gli insospettabili capaci di mettere in ginocchio i centri nevralgici dell’economia mondiale.
Lo stile narrativo, spontaneo e discorsivo, crea piacevoli tensioni ed attese; la psicologia dei personaggi viene delineata in modo preciso. Peccato che il fascino e la creatività iniziale si perdano un pò, verso la fine.

Marta De Santis 

 

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