Il senso della lotta

Il senso della lotta

Michel Houellebecq
Poesia, Francia 1996
230 pp.
Prezzo di copertina € 9,30
Curatore: Aldo Nove
Traduzione: Anna Maria Lo russo
Editore: Bompiani, 2000

Il senso della lotta  “Veniamo al mondo innamorati di conoscenza, e tutto ciò che esiste ha diritto di esistere ai nostri occhi. Pensiamo che ognuno ha il suo destino, ma il sabato sera bisogna vivere e lottare e così lasciamo le rive dell’infanzia.
Abbandoniamo l’innocenza dello sguardo oggettivo, ogni cosa ha il suo prezzo che va definito; le relazioni umane intrecciano i loro motivi; più partecipiamo più siamo prigionieri; poi il chiarore si spegne. L’infanzia è finita.”

Il senso della lotta è una raccolta di poesie struggenti che celebrano vita e morte, illusioni e delusioni, amori e disamori. Svelano la consistenza del mondo riportando tutto ad una dimensione quotidiana. Houellebecq racconta di insetti, di oggetti e di abitudini comuni per denunciare la noia e lo star male come condizione dell’anima, non necessaria ma presente. Mostra il lato oscuro e spietato della vita senza trascurare la parte luminosa dell’esistenza umana. La sua voce canta il grigiore dell’anima come riflesso di quello urbano. Non bisogna mai smettere di lottare per trovare una via d’uscita al panico ed all’apatia.

“Il senso della lotta” è una celebrazione malinconica e spietata dello svolgersi frenetico della vita moderna, dove “la macchina sociale avanza verso obiettivi sconosciuti” . Gli uomini vivono sopraffatti da invenzioni sempre nuove, e nella confusione non sentono il passare del tempo dell’Infanzia, dell’Amore, della Bellezza, un tempo che non tornerà. “Sopravvivono fino a sessant’anni circondati da giocattoli di plastica. Provano gioie autentiche, non sentono più il passare del tempo. Romanticismo della televisione, sesso carità e vita sociale, effetto di reale integrale, e trionfo della confusione“.
Houellebecq canta l’ineffabilità di un senso comune che inquina le nostre anime quando andiamo al lavoro ogni mattina o quando ci chiediamo perché non abbiamo voglia di fare l’amore. Profetizza l’evaporazione della presenza umana. ” A fine serata essere assaliti dalla scoraggiamento è un fenomeno inevitabile. Si verifica una specie di pianificazione dell’orrore. Alla fine non so; penso”. Il senso della lotta è attendere la morte, e, nell’attesa, continuare ad arrendersi ed a sperare, ad arrendersi ed a sperare, interrottamente.

Marta De Santis 

 

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