Signorina Rosina di Antonio Pizzuto

Signorina Rosina di Antonio Pizzuto

Libreria Passepartout – Piazzale Patrizi – Recanati

Sabato 14 ottobre, ore 18, presentazione del libro di Antonio Pizzuto “Signorina Rosina”.

Antonio Pizzuto ha costituito uno dei casi letterari (insieme con Giose Rimanelli, Giuseppe Berto, Angelo Fiore …) in Italia, tra il 1958 e il 1976 (anno della morte di Pizzuto): accolto dapprima entusiasticamente (Gianfranco Contini), poi sempre più snobbato da pubblico e critica a causa delle crescenti difficoltà di lettura e interpretazione degli ultimi romanzi (in particolare Testamento, 1969, libro molto atteso soprattutto da Angelo Mondadori).

Signorina Rosina è un’opera straordinaria: facilmente fruibile per una (quasi) semplice lettura, presenta già tutte le caratteristiche della notevole opera pizzutiana per i contenuti e la sottintesa visione del mondo (che fa riferimento al “Fenomenismo” di Cosmo Guastella, 1854 – 1922).
Si tratta di un romanzo d’amore, dal finale dolce/amaro: due innamorati, clandestini e trasgressivi, continueranno a frequentarsi (fino alla morte), immaginando una qualche vita comune “impossibile in questo mondo”; nel quale Bibi (Conte Alberto) ha una famiglia regolare, con moglie e figlia; e Compiuta (senza cognome) fa la zia a tempo pieno. Ciascuno dei due si muove ed esiste, in virtù del movimento e dell’esistenza dell’altro: il loro rapporto è principalmente epistolare… Tutto quello che si sa dei due – presi singolarmente o in coppia – si desume dalle lettere; dai corpi riflessi nei cristalli delle vetrine di negozi o delle portiere di veicoli; dalle relazioni occasionali con altri abitanti del mondo.
È un mondo che esiste, per ciascuno dei due, grazie al racconto dell’altro: la presenza stessa – di ciascuno dei due nel mondo – è confermata dal racconto, che l’altro fa, dei fatti da lui (o da lei) percepiti. Non è sufficiente, per l’autore Antonio Pizzuto, la narrazione che ognuno di noi può fare a se stesso (cogito ergo sum); ad essa va aggiunta l’annotazione fenomenica: “se tu mi pensi esisto”, insieme con la drammatica idea del contrario.
Ma alla fine del libro resta in mente l’infinita tenerezza di Compiuta, nascosta in modi irritati e permalosi, e l’assoluta innocenza di Bibi, piena di cattiva coscienza: perdutamente immersi nell’amore senza tempo, senza senso…
Con Liliana Ciccarelli, attrice; Pietro De Santis, narratore

Ingresso libero- aperitivo a buffet dalle 18

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