Concerto Sinfonico, Chiesa di San Francesco a Trevi

Concerto Sinfonico, Chiesa di San Francesco a Trevi

Concerto Sinfonico; Trevi – Chiesa di San Francesco; Martedì 23 agosto 2016; Orchestra internazionale di Roma – direttori vari

L’Associazione Fabrica Harmonica propone, da molti anni nel mese di agosto, una scuola estiva di musica che ospita anche master per pianoforte solista in orchestra e per direzione d’orchestra.

Da tre anni a questa parte tali corsi sono affidati al Maestro Luciano Bellini, compositore, pianista, direttore d’orchestra e didatta molto solido e di notevoli capacità interpretative.

Martedì 23 agosto, alle 18, nella chiesa appena restaurata (dopo ben 40 anni di lavori) si è svolto il concerto sinfonico di chiusura del corso (e di inaugurazione della sala), condotto a più mani.

Ha aperto il dott. Pietro De Santis (forse meglio noto in altri panni) dirigendo il primo movimento “poco sostenuto” della Settima Sinfonia di Ludwig van Beethoven. Dopo un approccio iniziale abbastanza convincente – complice un’acustica non facile – il direttore ha “mollato gli ormeggi” dando luogo ad un performance di carattere prevalentemente ginnico-atletico che, tuttavia, ha divertito il pubblico oltre che lo stesso protagonista: ma la compagine orchestrale è salpata insieme ed è anche approdata insieme fatto che, nello specifico, non è da ritenersi nemmeno un cattivo risultato.

Migliore andamento ha avuto il secondo movimento, allegretto molto tranquillo, condotto dal Maestro Claudio Curti Gialdino: molto misurato, nel gesto particolarmente preciso, ha tenuto l’orchestra sul filo del medesimo respiro con la giusta tensione per tutta la durata dello splendido motivo, concludentesi con un pieno degli archi, in diminuendo fino al sussurro.

Qualche problema di acustica ha avuto anche la conduzione del Maestro Federico Cecati nel quarto movimento della medesima sinfonia – un allegro con brio molto veloce – durante il quale le code delle battute appena eseguite, ma ancora risonanti nella navata, andavano a nascondere il nuovo motivo accennato, producendo un effetto sonoro polverizzato. Anche in questo caso tutti i naviganti, partiti insieme, sono insieme approdati: va però riconosciuta al maestro Cecati l’eleganza del gesto.

Molto bella e intensamente applaudita è stata l’esecuzione del secondo movimento di Sheherazade di Nikolai Rimsky-Korsakov, sotto la direzione del Maestro Fabio Monaco. Il gesto di questo direttore è molto preciso, la conoscenza musicale estremamente dettagliata ed il rispetto della partitura rigoroso: gli si può rimproverare forse, solo, una certa qual rigidezza nel condurre.

Pieno di sentimento quasi erotico, è lo stile di direzione del Maestro Giulio Gianfelice che ha concluso la serata proponendo alcuni “Quadri di un’esposizione” di Modest Mussorgsky, orchestrati da Maurice Ravel: gli orchestrali amano il suo modo di proporsi e lo seguono incantati in qualsiasi intenzione accennata con le braccia o con il corpo.

L’ovazione di applausi che è stata tributata all’orchestra e al Maestro Gianfelice è stata da questi generosamente condivisa con gli altri quattro interpreti, chiamati a ringraziare sulla scena.

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