Estate Romana:Esami di Maturità

Estate Romana:Esami di Maturità

Uno degli spettacoli comici più interessanti in scena in questo periodo, all’interno delle manifestazioni per l’Estate Romana è: “Esami di Maturità”.
Si tratta di uno spettacolo da non perdere – l’ultima replica dovrebbe essere venerdì 17 luglio a meno di ulteriori proroghe – che riprende l’antica tradizione teatrale classica: una trilogia tragica conclusa da un dramma satiresco. Vengono rispettate le regole dell’unità di tempo e di azione: ognuna delle tragedie si svolge in un luogo preciso e si conclude in un unico giorno. Viene fatto anche il tentativo di mantenere un linguaggio aulico, pur se di livello medio basso affinché rimanga comprensibile per tutto il pubblico che, ovviamente, non può essere selezionato solo tra chi abbia fatto studi classici.
Anche il dramma satiresco, della durata ovviamene molto breve – meno di un’ora – si realizza e conclude rispettando le stesse unità di tempo e di azione: esso potrebbe essere definito, più modernamente, comica finale. Sono criticabili, tuttavia, i costumi che non rispettano le regole classiche; anzi, sembra proprio che non vi sia una buona cura di questo aspetto.
Lo spettacolo è realizzato con l’aiuto del pubblico, che viene coinvolto in ogni replica e, talvolta, letteralmente buttato sul palcoscenico – suo malgrado – con risultati veramente comici: solo alcuni degli interpreti sono autentici professionisti, mentre gli altri vengono selezionati tra il pubblico con le regole ormai arcinote del casting per i giochi quiz – a ciascuno viene chiesto, prima dell’inizio dello spettacolo, in quale argomento si senta pronto a cimentarsi –; ma se qualcuno non si è interessato, può rifiutarsi di partecipare.
Bisogna riconoscere però, anche a detta degli interpreti ufficiali, che rimane assai raro il caso in cui qualcuno, per timore della brutta figura, abbia rifiutato davvero di salire sul palcoscenico perché i sette protagonisti principali, particolarmente esperti del proprio ruolo, riescono ad aiutare anche il partecipante più imbranato, capitato lì per caso e veramente poco coinvolto. Così ogni volta ognuno riesce a balbettare almeno qualcosa e tutti alla fine dello spettacolo se ne tornano a casa soddisfatti e convinti di aver saputo recitare bene.
In effetti, il trucco sta nel “mestiere” degli attori che riescono davvero a convincere chi sale sul palcoscenico che ciò non avvenga per caso ma che, in fondo, ci sia stato un merito anche se non è affatto vero: una bella voce, un’aria interessante, un commento arguto o qualsiasi altro motivo che fornisca uno spunto convincente come quello di affermare, quantomeno, che avendolo fatto tutti gli altri, lo può fare benissimo anche l’ultima persona.
Basato molto sull’improvvisazione lo spettacolo è, naturalmente, a tema ma anche in questo gli attori utilizzano un piccolo trucco: dichiarano il tema solo parzialmente per poter giocare, almeno solo un po’, sulla sorpresa costringendo i protagonisti presi dal pubblico a cimentarsi in piccole scene dal contenuto eclettico.

La replica di ieri ha preso come pretesto la letteratura italiana tra l’ottocento ed il novecento, ed è stata esilarante anche se un po’ troppo lunga. Le battute più divertenti che ricordo sono state:
“Il dottor S. prescrisse a Zeno Cosini il Complesso di Edipo” (a proposito della Coscienza di Zeno);
“Don Gesulado sposò una nobile a cui era caduto il titolo” (a proposito di Mastro don Gesualdo);
“Italo Svevo visse a cavallo, tra l’800 e il ‘900” (a proposito di Italo Svevo);
“per Marinetti la guerra porta la distruzione ma anche la ricreazione” (a proposito del Futurismo).

Esami di Maturità: presso gli Istituti Superiori romani fino al 17 luglio (si presume).
Interpreti: insegnanti di ruolo e non di ruolo; studenti del quinto anno scelti a caso.
Ingresso Libero.

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